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Sicurezza sul lavoro e coronavirus

21 Febbraio 2020 di Valeria Carozzi 1 commento

L’Istituto Superiore della Sanità (ISS) ha appositamente creato un poster con le indicazioni da seguire per contenere al massimo i possibili rischi di un contagio da coronavirus. Consigliamo a tutti i datori di lavoro di scaricare il poster da questo LINK e stamparne una copia da affiggere in bacheca per condividere al massimo le indicazioni. Per chi desiderasse approfondire ancora di più il tema, sono anche disponibili delle slide di approfondimento sempre proposte dall’ISS che possono essere una buona base per un momento informativo.

Inoltre, prendendo spunto da questo articolo del Sole 24 ore, raccomandiamo i datori di lavoro di valutare attentamente alcuni aspetti routinari della attività che però in questo preciso momento storico meritano un’attenzione in più:

  • Gestione Trasferte: in questo momento ci sono nazioni che sono classificate ad elevato rischio contagio (come rilevabile anche dal sito www.viaggiaresicuri.it) ed è necessario che il datore di lavoro individui soluzioni alternative alla trasferta (videoconferenze ad esempio, ove possibile) prima di inviare l’operatore. Alternativamente è opportuno organizzare un incontro con il medico competente al fine di trasmettere quelle informazioni necessarie a gestire la trasferta in modo sicuro ed evitare in generale la psicosi da trasferta.
  • Dentro l’azienda: il datore di lavoro è come sempre tenuto a garantire un buon livello di informazione e di igiene. Pertanto si racomanda di diffondere, per esempio tramite gli opuscoli di cui sopra, le indicazioni sulle precauzione basiche da adottare per contenere il rischio (lavarsi frequentemente le mani, porre attenzione all’igiene delle superfici, evitare contatti con persone con sintomi influenzali ) e mettere a disposizione detergenti aggiuntivi per lavarsi le mani e pulire le scrivanie, salviette e, in caso di richiesta, lasciare indossare le mascherine, a patto che non interferiscano con altri DPI in dotazione.
  • In caso di contagio: è necessario allertare subito il RSPP e il Medico competente al fine di organizzare una task force per la gestione della situazione e la riduzione del rischio. Sarà poi quest’ultimo a informare l’autorità sanitaria locale. Ovviamente, nel caso di malattia accertata, ai lavoratori si applicherà la disciplina della malattia, mentre in caso sia necessario attivare la quarantena per qualcuno, si invita a rivolgersi al consulente del lavoro nella speranza che l’INPS si sia espressa in merito.
  • Lavoratori a rischio: nel caso di lavoratori particolarmente a rischio (o per particolari condizioni di salute o magari perchè in stato interessante) è opportuno che il datore di lavoro si confronti con il medico e il RSPP al fine di indivudare le modalità lavorative maggiormente cautelanti. In primis la possibilità di lavorare da casa, o in alternativa di farli lavorare in ambienti che li tengano separati dal contatto con il pubblico o con gli altri lavoratori.

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Interazioni del lettore

Commenti

  1. Roberto Rescalli dice

    21 Febbraio 2020 alle 16:33

    Mi sembra che questa nostra comunicvazione sia stata emessa in modo tempestivo e che il contenuto sia al momento più che esauriente, oltre che risultato di una attenzione doverosa per i nostri clienti e fornitori di servizi. Certo la situazione è in rapidissima evoluzione e con essa dovranno evolversi ed adeguarsi gli accorgimenti di prevenzione e i messaggi da trasmettere ai clienti e non solo.

    Rispondi

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