Il tema della privacy rappresenta per le aziende il nuovo “tormentone estivo” del 2017. Sono mesi infatti che se ne parla e se ne parlerà sempre di più al rientro dalle vacanze. Secondo noi però è necessario fare un pò di chiarezza sull’argomento, moderare i toni che si fan sempre più minatori (fino a 20 mln di € o al 4% del fatturato), identificare bene chi deve fare cosa (nomina del DPO, azienda con più di 250 dipendenti, disaster recovery, …) e valutare quali sono i punti che necessariamente devono essere affrontati e quali possono essere rimandati a un piano di miglioramento futuro.
Il nuovo Regolamento Europeo sulla protezione dei dati personali non è infatti una rivoluzione copernicana rispetto al passato, ma è solo la naturale e logica conseguenza dello sviluppo sempre più invasivo e diffuso delle tecnologie digitali che ormai diventano essenziali in tutti i settori. Nell’ottica quindi del Mercato Unico Digitale (Digital Single Market), che deve essere visto come la nuova frontiera della crescita mondiale, è necessario definire delle regole comuni che garantiscano alle aziende di fare fatturato nel pieno rispetto dei diritti dell’interessato.
Per questo le misure di sicurezza proposte e le sanzioni correlate sono così significative, perchè è necessario che le aziende imparino a trattare i dati degli interessati come trattano i beni in prestito, sapendo che non sono di loro proprietà, che non possono disporne a loro piacimento e che l’interessato può chiederli indietro quando desidera. E’ però necessario calare i vari adempimenti all’interno della specifica realtà aziendale, fare una accurata mappatura dei trattamenti e catalogazione dei dati trattati per sapere con esattezza cosa c’è da fare e cosa si può rimandare o non è necessario, per definire correttamente il budget da stanziare al fine di arrivare alla scadenza di maggio con tutte le carte in regola per operare nel mercato unico digitale.
Un piano di azione per arrivare preparati
In quest’ottica ci siamo attrezzati per affiancare le imprese nel percorso di adeguamento al nuovo Regolamento Privacy costituendo un team di professionisti che potesse fornire una consulenza adeguata su tutti gli aspetti che sono contemplati dalla normativa: organizzativi, gestionali, legali e informatici. E’ infatti necessario uscire dalla logica del documento, dell’informativa statica, dei termini legalesi per entrare in un’ottica di sistema in cui il trattamento dati deve diventare parte integrante dei processi aziendali attraverso la riprogettazione degli strumenti informatici e la sensibilizzazione del personale coinvolto.
Per fornirvi alcuni utili spunti sulla tematica abbiamo quindi pianificato un progetto editoriale che si svilupperà negli ultimi mesi del 2017 e che prevede con cadenza mensile la realizzazione dei seguenti contributi scritti o video:
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