Le ricerche scientifiche lo dimostrano: la rivoluzione digitale sta cambiando radicalmente il nostro modo di lavorare ed il trend futuro è crescente. L’intelligenza artificiale, infatti, entrerà sempre più in profondità nei processi operativi aziendali e le prime generazioni digitali, i millennial, costituiranno la quota maggiore della forza lavoro. L’orizzonte temporale? Due anni, massimo tre.
Come impatterà questa rivoluzione sulle nostre aziende?
Secondo uno studio di IDC, entro il 2021, il 60% delle aziende Global 2000 adotterà il cosidetto “Future WorkSpace”, cioè una rivoluzione sul concetto di “spazio di lavoro”. Questo significa che lo spazio di lavoro futuro sarà ovunque, in qualsiasi momento, utilizzando ogni device informatico, attraverso sistemi che tutelino la riservatezza dei dati e che traggono vantaggio della velocità ed efficienza della collaborazione remota, seguendo l’inclinazione dei millenial.
Anche in Italia, l’Osservatorio “Hr Innovation Practise” del Politecnico di Milano ha evidenziato, con un’analisi su 187 aziende di diversi settori, come le principiali sfide per la Direzione Hr sono rappresentate da: i cambiamenti nei modelli di organizzazione del lavoro, lo sviluppo di cultura e competenze digitali, l’attrazione dei talenti.
Obiettivi, questi, raggiungibili sono con modelli organizzativi di lavoro flessibile: perché i modelli organizzativi agili consentono una riconfigurazione rapida ed efficiente di strategia, struttura e processi. Inoltre, essi sono in grado di migliorare l’esperienza e la produttività dei dipendenti attraverso un ambiente fisico e virtuale più flessibile, intelligente e collaborativo.
Già, perché la rivoluzione digitale, cambiando il modo di vivere delle persone, modifica anche le loro aspettative rispetto al modo di lavorare. Infatti, lo studio dimostra che, nelle organizzazioni agili, le persone motivate e coinvolte sono quasi il triplo (85%) rispetto alle organizzazioni tradizionali dove la percentuale raggiunge solo 31%.
In tal senso, secondo l’Osservatorio, il 67% delle aziende ha già predisposto processi di cambiamento del loro modello di business, circa la metà prevedendo una rivoluzione rapida, l’altra metà programmando un piano strategico più di lungo periodo. Certamente, tuttavia, cambiare l’organizzazione aziendale non basta se non si adattano anche le risorse interne ai nuovi modelli, sviluppando nuove competenze, ed innovando gli stili di leadership.
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