Secondo una recente ricerca condotta da OpenText, produttore di Software Enterprise e Leader nell’Enterprise Content Management, il sovraccarico di informazioni sul lavoro è diventata una significativa fonte di stress: oltre un terzo dei professionisti in Italia (36%) dichiara di non riuscire mai a disconnettersi davvero dal proprio lavoro.
Si tratta di un fenomeno più che raddoppiato dall’inizio della pandemia: nel 2020, infatti, solo il 16% degli italiani lamentava di non riuscire a “staccare”. Oggi, i dati evidenziano lavoratori sopraffatti principalmente dal numero eccessivo di app e fonti di dati da controllare ogni giorno (25%) e dall’invadenza dei social media (14%). A complicare la situazione è la diffusione del lavoro ibrido quando non si hanno i giusti strumenti digitali e necessari per svolgere le proprie mansioni da remoto: solo il 44% degli italiani, infatti, ritiene di essere equipaggiato nel modo corretto.
I professionisti intervistati, inoltre, hanno ammesso di utilizzare numerosi strumenti per la condivisione delle informazioni quotidiane (in media 6): il fatto di avere le informazioni distribuite in diversi “luoghi” porta ad un significativo allungamento nei tempi di gestione e di reperimento dei dati stessi, tanto che i lavoratori italiani impiegano più di un’ora al giorno nella ricerca sulle reti o su sistemi condivisi aziendali di documenti o dati specifici necessari per lo svolgimento del proprio lavoro.
Una significativa perdita di tempo!
“La quantità di dati a disposizione – spiega Antonio Matera (Regional Vice President Sales per l’Italia di OpenText) – sta aumentando esponenzialmente ma ci siamo resi conto che le informazioni di per sé non sono la soluzione, perché è solo quando vengono raccolte e gestite in modo fluido che si trasformano, rivelano insight e si prendono decisioni migliori.”
Solo così la gestione delle informazioni in azienda diventa un reale motore del business.
La dispersione e la cattiva gestione di documenti e comunicazioni, inoltre, non producono solo un effetto negativo in termini di produttività, ma anche degli impatti negativi sulla salute dei lavoratori: il 43% degli addetti italiani oggetto dello studio, infatti, ritiene che il sovraccarico cognitivo abbia ripercussioni dal punto di vista del benessere fisico e mentale, mentre il 34% vede compromesso il proprio equilibrio vita-lavoro.
Come gestire la questione
ll problema dunque non va assolutamente sottovalutato, perché l’esigenza di ridurre la complessità di gestione e di governance delle informazioni è un passaggio obbligato per le aziende che vogliono cavalcare il cambiamento, restare competitive e favorire il benessere dei propri dipendenti.
Qual’è il punto di partenza, dunque, per le aziende che vogliono migliorare la loro capacità di gestire le informazioni? Un’accurata analisi dei livelli di sovraccarico informativo e complessità dei sistemi tecnologici percepiti dai dipendenti!
Il momento migliore per effettuare quest’indagine è durante la valutazione del rischio stress lavoro correlato, approfondendo i fattori che causano “technostress”, ovvero lo stress legato all’utilizzo delle nuove tecnologie per l’informazione e la comunicazione.
Programma Radon si è specializzata molto negli ultimi anni proprio in questo tipo di valutazione, consapevole dell’importanza che una buona gestione delle informazioni e dei processi di comunicazione ha sulla salute delle persone e sulla produttività aziendale!
Se sei interessato a comprendere come migliorare la gestione delle comunicazioni nella tua azienda, contatta i nostri professionisti! Ti aiuteranno a trovare soluzioni personalizzate partendo da un’accurata analisi delle esigenze di azienda e lavoratori!
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