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I controlli sulle scaffalature

22 Aprile 2022 di Valeria Carozzi Lascia un commento

I controlli sulle scaffalature devono ispirarsi alla norma UNI EN 15635 che fornisce tutte le indicazioni sugli aspetti operativi per la sicurezza strutturale delle scaffalature e ha come scopo la riduzione di rischi e danni dovuti a operazioni non sicure evitando i danni alle strutture e alle scaffalature.

Il ruolo della Persona Responsabile della Sicurezza delle Scaffalature

Tra le disposizioni più importanti, troviamo la nomina di una figura denominata PRSES (Persona Responsabile della Sicurezza delle Scaffalature), che deve essere formata, con il compito di tenere sotto controllo le strutture del magazzino verificando che eventuali danni o errori di utilizzo non ne pregiudichino la sicurezza, far eseguire annualmente un’ispezione da parte di personale esterno qualificato.

Il PRSES è la persona di riferimento a cui il personale si deve rivolgere per le segnalazioni di eventuali danni, in quanto la sua competenza e la sua formazione gli devono consentire l’individuazione dei danni sapendo attivare i sistemi per contenerli e mantenere una corretta e costante gestione del registro delle manutenzioni degli scaffali.

I compiti del PRSES sono:

  • Mantenere in efficienza e in sicurezza le scaffalature,
  • Monitorare quotidianamente le strutture,
  • Valutare e organizzare un sistema di collaborazione con i lavoratori che utilizzano il magazzino
  • Programmare le attività di controllo e di verifiche periodiche delle scaffalature in funzione delle caratteristiche del magazzino, avvalendosi periodicamente di un tecnico esterno.

I tipi di verifica

La norma UNI EN 15635 stabilisce due tipi di verifiche per garantire la sicurezza delle scaffalature metalliche in magazzino:

  • Audit interni: effettuati dal PRSES con periodicità almeno settimanale o quando si verifica un episodio degno di attenzione in magazzino; l’ispezione è visiva in tutte le parti che compongono le scaffalature (travi, traverse, montanti ecc.)
  • Audit esterni: affidate a società esterne, spesso le stesse fornitrici delle scaffalature. In questo tipo di ispezione almeno annuale, si valuta lo stato attraverso i codici colore (verde, arancione e rosso) che indicano lo stato di salute della struttura.

Per quanto la norma UNI EN 15635 in Italia non sia obbligatoria, occorre tuttavia ricordare che deve essere svolta da parte del Datore di Lavoro la valutazione del rischio come previsto dal D.lgs. 81/08. Il magazzino e le scaffalature, in quanto parti integranti dell’attività dell’azienda, sono sottoposte all’obbligo di valutazione dei rischi, pertanto la norma UNI EN 1535 diventa lo strumento utile per ottemperare alle prescrizioni del TU in materia sicurezza sul lavoro. È opportuno ricordare che, nelle aziende, lavorare con attrezzature di stoccaggio in condizioni non idonee, può causare oltre ai danni ai lavoratori anche danni alla merce, tutto ciò può mettere a rischio la produzione, arrecando così gravi danni economici.

Esiti delle audit

L’ispezione mira a identificare lo stato funzionale di una scaffalatura in uso e ad assicurarne il grado di sicurezza. Questa responsabilità spetta al titolare-proprietario, che a sua volta nomina un PRSES. La norma UNI EN 15635 classifica il grado di sicurezza della scaffalatura e il livello di danno con tre colori:

  • Verde: la scaffalatura è considerata sicura si può continuare a immagazzinare la merce senza ristrettezze o riduzioni dei volumi
  • Arancione: si rilevano dei danni che richiedono un intervento rapido. Il Responsabile del magazzino dovrà assicurarsi che le parti interessate dal danno, non siano sottoposte a carichi o sovraccarichi finché non saranno riparati. Il tempo di intervento può essere fino a 4 settimane, oltre, si considera che il danno peggiorerebbe passando al livello “rosso”.
  • Rosso: identifica una situazione critica. Tutta la merce presente sulla scaffalatura deve essere scaricata immediatamente e il danno deve essere riparato il più presto possibile.

Altre Norme

Ulteriori norme da citare sono la norma UNI-EN 15629 che fornisce invece tutte le indicazioni per le specifiche tecniche che consentono la progettazione della scaffalatura e degli scaffali, anche a ripiani, nelle varie forme, tenendo sempre conto dei sistemi che servono per la movimentazione delle merci, sia essa meccanica, guidata manualmente o a controllo automatico.

Estremamente importante è la norma UNI EN 11636 che determina lo stato funzionale di una scaffalatura in uso, assieme alla norma UNI EN 15620 che definisce le tolleranze e le deformazioni ammissibili per lavorare in sicurezza.

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