Proseguono gli incentivi della Camera di Commercio di Milano Monza Brianza e Lodi, insieme a Unioncamere Lombardia e alla Regione Lombardia volti a promuovere iniziative collegate alla cosiddetta economia circolare.
L’iniziativa vuole promuovere il Life Cycle Thinking, ossia progetti mirati al riuso e utilizzo di materiali riciclati e all’eco-design da parte delle imprese.
Il bando, che si chiuderà il 13/03/2020, si rivolge alle micro, piccole e medie imprese lombarde che presentino progetti in forma singola o in aggregazione formata da almeno 3 imprese rappresentanti la filiera. L’intensità dell’agevolazione è pari al 40% dei costi ammissibili, per investimenti che devono essere di minimo 40mila euro fino a un contributo massimo pari a 80mila euro. Le risorse possono essere usate per coprire i costi relativi a servizi di consulenza, investimenti in attrezzature tecnologiche, assistenza e costi di acquisizione delle certificazioni ambientali di processo e di prodotto o delle certificazioni tecniche, servizi e tecnologie per l’ingegnerizzazione di software/hardware e prodotti relativi al progetto, materiali e forniture strumentali alla realizzazione del progetto (inclusi prototipi), spese per la tutela della proprietà industriale, spese del personale.
Gli interventi ammissibili riguardano:
- utilizzo di materie prime seconde al posto di materiali vergini;
- approvvigionamento energetico da fonti rinnovabili ;
- promozione dell’eco design di prodotti che porti ad una maggior: efficienza nell’uso delle risorse (e.g. realizzati con sottoprodotti, materiali riciclati etc.); allungamento della vita utile dei prodotti (e.g. prodotti modulari, facilmente disassemblabili e riparabili, etc.), per la fase di utilizzo, per la riparabilità, per la riciclabilità e per il remanufacturing (rigenerazione) ; efficienza dei prodotti nella fase di utilizzo (e.g. minori consumi energetici); riciclabilità dei prodotti a fine vita
- promozione dell’eco design di imballaggi che porti: maggior efficienza nell’uso delle risorse (e.g. imballaggi più leggeri, realizzati con materiali riciclati e riciclabili, etc.) ; migliori performance ambientale nella fase di utilizzo (e.g. facilità di stoccaggio per il trasporto, etc.) ; un miglioramento in termini di riciclabilità di questi a fine vita;
- nuove soluzioni tecnologiche/gestionali in grado di ottimizzare i processi produttivi con conseguente riduzione dei rifiuti attraverso il riutilizzo dei residui di lavorazione nello stesso ciclo produttivo;
- implementazione di soluzioni di “refurbishment”, ovvero valorizzazione di un prodotto danneggiato tramite il rimpiazzo o la riparazione di alcune sue componenti;
- individuazione di soluzioni tecnologiche/gestionali per la riduzione dei consumi di acqua necessaria alle lavorazioni e/o riciclo e riutilizzo dell’acqua utilizzata;
- individuazione di soluzioni per di ridurre la propria produzione di rifiuti pericolosi (es. sostituendo chemicals/prodotti pericolosi con chemicals/prodotti non pericolosi all’interno del proprio processo produttivo, etc.);
- individuazione di soluzioni tecnologiche/gestionali di “upcycling” ovvero processi di riciclo in cui i rifiuti vengano convertiti in nuovi materiali/prodotti di maggiore qualità e valore;
- nuove soluzioni tecnologiche/gestionali che siano in grado di apportare un miglioramento della qualità delle materie prime seconde autorizzate;
- introduzione di modelli innovativi di business che trasformino i prodotti in servizi utilizzabili da imprese o consumatori finali attraverso logiche di sharing e approcci “pay-per-use”;
- creazione di partnership di scopo tra soggetti, anche non operanti nella medesima filiera, grazie alle quali materiali di scarto, residui industriali, sottoprodotti vengano impiegati in altri processi produttivi (simbiosi industriale);
- creazione di forme di ritiro dei propri prodotti a fine vita, ad esempio allo scopo di riutilizzarne parti o componenti aventi ancora valore, avviarli a processi di remanufacturing, etc. (attivazione di programmi di take-back);
- sviluppo di strumenti di misurazione delle performance di circolarità per i settori prioritari del Piano d’azione europeo per l’economia circolare (e.g. costruzioni, alimentare, etc.) che servano ad identificare chiaramente azioni ed ambiti di miglioramento.
A questo link potete visionare il testo completo del bando e le modalità di accesso