In data 29 aprile il Ministero della Salute ha emanato una circolare che chiarisce il ruolo fondamentale che il Medico Competente deve avere in questa fase emergenziale. In particolare , da pagina 6 in poi, si elencano gli aspetti più squisitamente operativi che devono essere attuati dal MC in questa fase , quali:
- il dovere di informare i lavoratori sui comportamenti da seguire, sulle precauzioni da adottare e sulle condizioni che implicano il divieto di accesso in azienda
- il dovere di collaborare all’aggiornamento del documento di valutazione dei rischi nonchè alla redazione del protocollo di sicurezza
- la corretta gestione dei lavoratori fragili presenti in azienda, fra i quali rientra il personale con più di 55 anni di età o con malattie croniche pregresse e che ha il diritto di richiedere la visita medica per approfondire le sue condizioni di salute
- l’individuazione di strumenti e contenuti informativi destinati ai lavoratori a distanza per garantirne il benessere psicofisico
- la definizione del piano di visite mediche da effettuarsi, nell’ambito del quale è possibile rinviare le visite periodiche fino al termine dell’emergenza mentre dovranno essere privilegiate le visite preventive, su richiesta del lavoratore, in occasione del cambio mansione o per il rientro dopo i 60 giorni.
- Le visite devono essere condotte in condizioni di sicurezza sia per il MC che per il lavoratore (ambiente idoneo di congrua metratura, con adeguato ricambio d’aria, che consenta il rispetto dei limiti del distanziamento sociale e un’adeguata igiene delle mani; obbligo di mascherine per entrambi)
- il suo ruolo essenziale nella individuazione e gestione dei contatti stretti di soggetti positivi al COVID o sintomatici, che prevede anche la sua interazione con l’ATS e con i Medici di Base
- il suo dovere di sottoporre a visita medica lavoratori positivi al COVID per i quali fosse stato necessario procedere con il ricovero ospedaliero , indipendentemente dalla durata dell’assenza per malattia
- la corretta gestione dei rientri post quarantena in particolare di casi sintomatici, assicurando un confronto costante coi medici di base al fine di verificare che tutte le procedure per il reinserimento (variabili regione per regione) siano seguite
Nulla di definitivo, almeno in regione Lombardia, è stato stabilito relativamente al ricorso ai test sierologici, in merito ai quali vi terremo aggiornati.
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