La sicurezza e la salute dei soggetti che a vario titolo operano presso le associazioni sportive dilettantistiche non può assolutamente essere trascurata. Per comprendere quali adempimenti formali sia necessario attuare in questo tipo di contesti, occorre far riferimento all’inquadramento che lega il singolo operatore all’associazione stessa. In questo tipo di organizzazioni solitamente, troviamo da una parte quei soggetti che prestano la propria attività spontaneamente e a titolo gratuito o con mero rimborso spese. Dall’altra quelle persone che collaborano con l’associazione, sulla base di un contratto come lavoratori subordinati o come lavoratori autonomi.
In presenza di lavoratori subordinati
Laddove siano presenti lavoratori subordinati, quegli adempimenti che normalmente debbono essere realizzati nella generalità delle aziende al fine di costruire attorno al lavoratore adeguate misure di prevenzione e protezione, risultano perfettamente applicabili. Ad esempio scatta in questi casi l’obbligo di redigere il documento di valutazione dei rischi, quello di designare il RSPP – Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione- (salvo in quei casi in cui il datore di lavoro assuma in prima persona tale ruolo in seguito alla partecipazione dello stesso allo specifico corso di formazione abilitante). La valutazione dei rischi chiarirà se sia o meno necessario nominare il medico competente, al fine di sottoporre a sorveglianza sanitaria i lavoratori, per certificarne l’idoneità alle specifiche mansioni. Si dovrà altresì garantire il diritto dei lavoratori di eleggere il RLS – Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza. In presenza di lavoratori subordinati occorre garantire loro informazione, addestramento e formazione (secondo i dettami dell’Accordo Stato-Regioni 21 dic. 2011).
Nei confronti dei volontari
Nel caso in cui presso l’Associazione operino volontari e/o lavoratori autonomi invece, le cose sembrano più snelle e si applicano le disposizioni previste dall’articolo 21 del D.lgs 81/08. Ciò significa che occorre garantire a tali soggetti quanto segue:
- Far loro utilizzare solo attrezzature di lavoro conformi alle disposizioni di legge;
- Garantire che essi siano muniti di dispositivi di protezione individuale da utilizzarsi conformemente alle disposizioni di legge;
- Consegna di una tessera di riconoscimento, che lo qualifichi come volontario presso l’organizzazione
Con riferimento ai volontari è raccomandabile verificare se siano coperti da adeguata polizza contro gli infortuni. Oltre a ciò, il legale rappresentante/ datore di lavoro, deve fornire ai volontari le informazioni dettagliate sui rischi specifici degli ambienti nei quali tali soggetti prestano la loro attività e sulle misure di prevenzione e di emergenza da attuare. Vale senz’altro la pena a questo proposito, di predisporre informative scritte da far sottoscrivere ai volontari per presa visione.
I collaboratori (siano essi volontari o lavoratori autonomi) relativamente ai rischi propri delle attività svolte e con oneri a proprio carico, hanno facoltà di:
a) beneficiare della sorveglianza sanitaria;
b) partecipare a corsi di formazione specifici in materia di salute e sicurezza sul lavoro, incentrati sui rischi propri delle attività svolte.
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