Arpa Lombardia ha pubblicato l’elenco delle zone in regione in cui il livello di concentrazione del gas radon supera il valore di 330 Bq/mc in un numero di edifici uguale o superiore al 15% di quelli totali. Queste aree son classificate come prioritarie e l’elenco completo dei 90 comuni è reperibile a questo link La percentuale dei comuni che ricadono in aree prioritarie è pari al 5% dei comuni lombardi e il totale della popolazione residente in tali comuni ammonta a circa 200000 abitanti.

Cosa fare nelle aree prioritarie
Si ricorda che per i luoghi di lavoro e le abitazioni che si collocano all’interno delle aree prioritarie si dovrà ottemperare ai seguenti obblighi di legge:
- Luoghi di lavoro: Eseguire le misurazioni della concentrazione di gas radon media annua con rilascio di relazione tecnica da parte di laboratori qualificati per questo tipo di misurazione.
Nel caso in cui tali misure rivelino il superamento del livello di riferimento sarà necessario
predisporre azioni di risanamento e nuove misure che se dovessero rilevare un nuovo superamento imporranno al Datore di lavoro l’adozione di tutte le misure previste dalla normativa sulle radiazioni ionizzanti - Abitazioni: Promozione ed incentivazione, a carico della Regione, delle campagne di misura della concentrazione di radon all’interno delle abitazioni private. Se si dovessero rilevare concentrazioni superiori ai 200 Bq/m3, sarà cura sempre della Regione promuovere e monitorare l’adozione di misure di risanamento degli edifici stessi al fine di abbattere il valore di concentrazione di radon indoor.
Perchè il gas radon è pericoloso?
Ricordiamo che l’OMS ha classificato il radon nel Gruppo 1 delle sostanze cancerogene , come l’amianto e il fumo di sigaretta, tanto da essere ritenuto responsabile del 10% dei casi di tumore ai polmoni.
In generale il radon si trova in ogni terreno o roccia, in quantità molto diversa in base alle caratteristiche del materiale e fuoriesce continuamente dal terreno disperdendosi in aria aperta e concentrandosi nei luoghi chiusi. La quantità di radon inoltre varia in funzione delle variazioni stagionali e giornaliere di temperatura e pressione, per questo le uniche misurazioni attendibili son quelle di durata annuale.
Il radon riesce a penetrare nelle costruzioni attraverso fessurazioni nelle pareti, aperture tra pavimeti, pozzetti di drenaggio, cavità dei materiali da costruzione, canaline, tubazioni e altri condotti. Inoltre può essere rilasciato anche dai materiali usati per la costruzione (in base alla loro composizione) o trasportato dall’acqua.
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